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Immagine del redattoreDr. Vito Leone

ATTACCAMENTO E SCELTA DEL PARTNER

Aggiornamento: 9 mag 2020

Riuscirà Amedeo a fare la scelta giusta???



Considerando l'attaccamento come quell'esperienza precoce di relazione affettiva significativa da cui il bambino forma dei modelli operativi interni (MOI) relazionali che giocheranno un ruolo importante durante tutta la vita è facilmente ipotizzabile che tale esperienza ricopra un'importanza determinante nella relazionalità affettiva che la persona tenderà a sviluppare nel corso del suo tempo. In modo particolare possiamo riferirci alle modalità di atteggiamenti e di comportamenti che l'adulto arriva a sviluppare nella formazione di un legame affettivo specifico fra sé e l'altro significativo, il partner. Tali atteggiamenti e comportamenti sono influenzati, anzi derivano dalla interiorizzazione delle precoci esperienze relazionali con la madre/caregiver, poi riproposte e simbolicamente rivissute con e tramite il partner.


La maggior parte delle persone di tutte le culture ritiene un fatto naturale cercare e scegliere un partner, per diversi motivi. Il primo di essi è l'innato bisogno di accudimento che si sperimenta sin dalla nascita, un'altro motivo è di ordine evolutivo, cioè la conservazione della specie. In ognuno dei 2 casi il requisito indispensabile è l'esistenza di una fiducia di base nei confronti della persona verso la quale viene stabilita la relazione. Diventa quindi determinante a questo scopo la qualità del legame che si è creato con chi originariamente si è preso cura di noi.


Numerose ricerche hanno rilevato che in una relazione stabile, sembra che la scelta del partner sia collegata alla possibilità che questi confermi la propria percezione di sé e degli altri in modo da giustificare la ripetizione dei propri modelli relazionali. I soggetti con attaccamento sicuro tenderebbero ad unirsi ad altri soggetti "sicuri", i soggetti insicuri, evitanti o ambivalenti a scegliere tendenzialmente partner insicuri, ma con uno stile di attaccamento diverso dal loro. Le associazioni tra partner con medesimo stile di attaccamento insicuro (evitante – evitante o ambivalente – ambivalente) sono invece poco frequenti e di breve durata.


I dati riscontrati a conferma che la scelta del partner avvenga sulla base dello stile di attaccamento sono piuttosto deboli com'è prevedibile data l'ampia letteratura che testimonia di altri fattori quali l'attrazione fisica, le affinità... anche se lo stile di attaccamento sembra influenzare il grado di soddisfazione, il coinvolgimento e la durata della relazione.

Il legame di attaccamento adulto si caratterizza inoltre per la simmetria e la reciprocità per cui il soggetto, oltre che fruitore di cure si fa a sua volta figura di supporto e accudimento per il partner, all'interno di una relazione paritaria che comprende anche il sistema motivazionale e sessuale oltre che quello dell'attaccamento. Questi altri aspetti sembrano favorire delle possibilità di trasformazione del modello di attaccamento dominante relativo alle precoci esperienze affettivo-relazionale con le figure di riferimento.


In altre parole nessuna coppia inizia un rapporto a partire da zero, ciascun individuo nella coppia appartiene ad un sistema basato sulle esperienze nella famiglia d'origine, su eventuali precedenti esperienze di coppia, il tutto immerso nella cultura di una specifica comunità e società che influenza e condiziona i nostri modi di interpretare e vivere il rapporto di coppia e ancor prima la scelta della persona con cui creare il legame affettivo.

Dunque seppur importante lo stile di attaccamento primario sviluppato nell'infanzia, non è considerabile l'unico criterio ne il decisivo riguardo la creazione di una coppia sana o disfunzionale che sia.

Incrociamo le dita per Amedeo...




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