Questa emozione ci segnala una condizione di appagamento, gratificazione e benessere.
Quando proviamo gioia, tutto il corpo ne è coinvolto, con sensazioni piacevoli, apertura verso l’esterno, respiro fluido e un segno distintivo, il sorriso, anche impercettibile, ma presente.
La gioia ci indica ciò che ci fa stare bene, dal punto di vista fisico e mentale.
E’ importante non confonderla con il puro piacere: quest’ultimo viene mediato dalla dopamina, un neurotrasmettitore stimolante. La gioia invece viene mediata soprattutto dalla serotonina, che dà una sensazione piacevole di equilibrio, di calma, perché regola l’umore. In questo senso la gioia è un’emozione più pacata, motivata internamente, e non dipende solo da circostanze esterne, mentre il piacere è momentaneo e dipende fattori esterni.
La gioia ha un forte impatto positivo nelle relazioni interpersonali: favorisce la connessione, la condivisione, l’empatia, la gratitudine.
In quali situazioni dobbiamo prestare attenzione?
Quando cerchiamo di abbellire tutto con la gioia per evitare di avere a che fare con la tristezza. Sperimentare variabilità nell’umore è fisiologico, così come passare dei momenti più faticosi.
Come abbiamo visto nelle precedenti tappe, anche le emozioni spiacevoli hanno una funzione importante. Se la gioia le mette a tacere si rischia di cadere nell’idealizzazione, che ci allontana dalle sfumature della vita.
Quando confondiamo la gioia con il piacere: poiché questo è momentaneo, saremo portati a ricercare nuovamente lo stimolo che ha procurato piacere. Questo è il meccanismo alla base di molte dipendenze (da sostanze, cibo, sesso, gioco…), che alimentano l’insoddisfazione per la mancanza piuttosto che uno stato di gioia più profondo.
Di fatto il piacere si può anche comprare, mentre la gioia no.
In alcune situazioni lo stato euforico diventa eccessivo e disfunzionale e prende la forma di un vero e proprio sintomo: è il caso del disturbo bipolare, in cui stati profondamente depressivi si alternano a stati maniacali. In queste situazioni è importante un aiuto specialistico.
Quali suggerimenti per questa tappa della Bussola Emotiva?
Ancora una volta la consapevolezza, la capacità di cogliere lo stato di benessere e appagamento, che porta benefici psicofisici importanti.
Per dirla con le parole di Kurt Vonnegut:
“E’ un terribile spreco essere felici e non accorgersene. Quando siete felici, fateci caso”.
E tu ti accorgi della tua gioia? Riesci a nutrirtene? Che caratteristiche ha?
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