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Immagine del redattoreDr. Vito Leone

EMOZIONI - LA TRISTEZZA

La tristezza è un'emozione caratterizzata da sentimenti di perdita, disperazione, dolore, impotenza e delusione.

 


Nella terza tappa del nostro viaggio, la Bussola Emotiva ci porta accanto alla TRISTEZZA.


E’ la risposta emotiva legata all’esperienza di una perdita o una mancanza: la perdita di una persona cara, la mancanza di affetti, o di obiettivi, o di beni essenziali, o anche di autostima… Il corpo reagisce con una diminuzione dell’energia, temperatura più bassa, ripiegamento del corpo, diminuzione del tono muscolare, un nodo alla gola.


E’ difficile avvicinarsi alla tristezza, si vorrebbe evitarla.

Come abbiamo visto nella tappa precedente, a volte la tristezza si traveste e prende la forma di un’altra emozione: più spesso la rabbia, ma a volte troviamo anche una tiepida parvenza di tranquillità. In entrambi i casi il tentativo è di allontanarsi e prendere le distanze da quella emozione che abbatte e fa sentire così fragili.


Se è così poco desiderata, qual è allora la sua funzione, in cosa ci aiuta la tristezza?


Elaborare una perdita o una mancanza richiede un tempo di ripiegamento, di ritiro, di riflessione.

La tristezza ci permette di chiedere aiuto e consolazione: gli studi sulla connessione emotiva – anche nei mammiferi – ci insegnano che mentre la rabbia ha l’effetto di allontanare, la tristezza avvicina. Questo avviene grazie ai neuroni specchio, che ci permettono di sperimentare empatia verso la sofferenza dell’altro.

Come potremmo trovare conforto se usassimo la rabbia per richiamare l’attenzione?


Imparare a stare accanto alla propria tristezza porta con sé anche un potere trasformativo: se ci prendiamo il tempo per sentirla e ascoltarla potremo poi trovare il modo di trasformarla, di cambiare, di rinascere.

Tante volte, nelle persone si assiste al nascere della motivazione al cambiamento quando hanno avuto accesso alla tristezza, non quando erano carichi di rabbia verso l’esterno. Allora la tristezza diventa una grande alleata di resilienza.


Cosa succede quando non siamo in grado di gestire la tristezza?


🔸 Non la riconosciamo, la evitiamo, la mettiamo a tacere, la annulliamo, perdendo così un aspetto importante per la relazione con noi stessi e con gli altri: l’empatia e la com-passione.

🔸 Siamo catturati da un vortice depressivo, nel quale fatichiamo a trovare appigli, e tutto ci appare inutile o insopportabile.


In queste situazioni non esitiamo a chiedere aiuto. Uscirne è possibile, ma da soli è molto più difficile. Se siamo affiancati da qualcuno potremo trovare le risorse per rimuovere i pesi che ci tengono bloccati.


E tu, che rapporto hai con la tristezza? Riesci ad avvicinarla o ne stai lontano?




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