Possibili evoluzioni dopo la Crisi
La crisi è quel momento della vita in cui c’è bisogno di modificare i propri schemi risolutivi per riuscire ad evolvere. Ma nel caso in cui la modifica richiesta dall’ambiente e dall’età evolutiva non sia attuabile dall’individuo, a cosa si va in contro?
La crisi è quel momento della vita in cui c’è bisogno di modificare i propri schemi risolutivi per riuscire ad evolvere. Ma nel caso in cui la modifica richiesta dall’ambiente e dall’età evolutiva non sia attuabile dall’individuo, a cosa si va in contro?
Quando l’individuo non riesce ad trovare quei meccanismi di adattamento utili alla prosecuzione del proprio sviluppo, possono paventarsi due ipotesi. La crisi nonostante tutto è un periodo momentaneo dello stato del sé, la realtà proseguendo il suo corso richiede comunque una soluzione. Questa reattività richiesta all’adattamento dall’ambiente può essere la causa di una riorganizzazione rigida o di una riorganizzazione psicopatologica.
Una adattamento rigido alla sfida evolutiva attivata dalla fase del ciclo vitale che si sta vivendo, significa che l’individuo, a causa del difficile bilancio tra possibilità di crescita e ansia nel lasciare lo status quo raggiunto, cerca di cristallizzare la realtà adottando soluzioni inadeguate in modo stabile a scapito dell’autonomia e della realizzazione del sé.
Un adattamento psicopatologico, significa che l’individuo non è riuscito, vista la sua elevata "vulnerabilità" (cause biologiche, psicologiche, sociali), ad elaborare le perdite necessarie all’evoluzione oppure può non essere stato in grado di utilizzare in modo efficace gli elementi di "resilienza" ha posseduto.
Non potendo individuare un quadro clinico definito come possibile evoluzione, ma ogni crisi si può collegare con quadri patologici diversi che ne rappresentano le modalità di fallimento.
Le principali categorie diagnostiche che sono state individuate (P. Benvenuti) sono:
• Disturbi dell’Adattamento
• Disturbi d’Ansia
• Disturbi dell’Umore
• Psicosi acute
Ognuno di questi quadri clinici si innesta in una struttura di personalità già formato o in costruzione. Può dunque strutturarsi un disturbo psicopatologico cronico. Essendo la crisi un elemento costitutivo dell’evoluzione ad ogni stadio dello sviluppo del ciclo di vita, è qualcosa di trasversale che può abbracciare tutte le età. Cercare di intervenire, tramite una relazione d’aiuto professionale di counseling, nella crisi, durante la crisi, mentre la si sta sperimentando, sarebbe l’ideale clinico per cercare di ottenere il miglior risultato possibile partendo dalle condizioni iniziali. Se invece il momento critico è già passato ed il nuovo equilibrio presenta aspetti di sofferenza, di disagio, che perdurano per molto tempo dopo la fase critica acuta è possibile intervenire analizzando, correggendo, stimolando nuove strategie di adattamento tramite un percorso continuo di psicoterapia.
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