L’organizzazione “normale” o per meglio dire “funzionale” di una famiglia prevede che i genitori occupino un posto gerarchicamente superiore ai figli.
Ma a volte succede che tale organizzazione risulti ribaltata ed il figlio venga dai genitori messo in posizione di leader della famiglia.
Come si può a volte ritrovarsi in questa condizione paradossale in cui i genitori sono piegati ai desideri dei figli?
Accenniamo qui a tutte quelle innumerevoli ed estremamente variegate situazioni per cui il genitore, per diversi motivi, prova senso di colpa verso il figlio.
Pensiamo ai genitori separati, ai genitori con figli diversamente abili o con problematiche rilevanti di salute, alle famiglie monogenitoriali, alle famiglie omogenitoriali, ed a tutti quei genitori che vedono poco il proprio figlio perché spesso fuori casa per lavoro… in questi casi, come in molti altri, il genitore può arrivare a trovarsi in una posizione tale per cui matura il desiderio di essere soprattutto amato dai propri figli anche a scapito di un ruolo educativo che non può prescindere da prescrizioni e regole che non sempre possono risultare apprezzate. Questa condizione di sottomissione può mettere il genitore in una posizione per cui gli risulta poi estremamente difficile contenere la voluttuosità del figlio.
Si insegna, tramite il proprio atteggiamento e comportamento, che una piccola soddisfazione immediata è preferibile ad una soddisfazione posticipata seppur più cospicua.
In altre parole, pur essendo quest’ultima una preferenza opinabile, la capacità di contenimento dell’impulso a favore di una progettualità che vede nel futuro una realizzazione più appagante è una di quelle funzioni che differenziano l’animale pensante (l’uomo) da un animale qualsiasi.
Concludendo, l’elemento ridondante che ritroviamo in ognuna di queste situazioni descritte è la capacità di agire in modo flessibile, non rigido, adatto ed adattato alla situazione contingente. Sia che si ripropongano in positivo o in negativo gli insegnamenti a propria volta ricevuti, sia che si debba trovare un accordo inter-genitoriale sulle modalità educative, sia che ci si trovi a dover decidere quanto attendere prima di godere di una certa soddisfazione, l’aspetto fondamentale è trovare il giusto grado di flessibilità. Operazione questa tutt’altro che semplice ma, essendo l’uomo l’animale terrestre con la maggiore capacità di adattamento, con un buon lavoro psicologico è sicuramente possibile migliorare lo status quo.
ARTICOLI CORRELATI:
Vuoi saperne di più?
Vuoi prenotare una consulenza o richiedere maggiori informazioni?
Comentários