CAUSE CHE GENERANO ANSIA e BLOCCHI EVOLUTIVI.
La VITA È UN LANCIO, è un salto nel vuoto, è quell’intervallo di tempo che trascorre da quando dall’orlo del nido ti lanci per compiere il tuo volo finché arriverai inevitabilmente al suolo. Puoi scegliere se raggiungere la destinazione cadendo o usando quelle cose chiamate ALI.
Spesso succede che questo processo sano e naturale viene ostacolato o subisce un arresto. Non scegliere, rimanere fermi, vuol dire andare in contro ad un peggioramento ed un irrigidimento della capacità di adattarsi all'ambiente, al mondo.
C’è chi le chiama vertigini, chi zona di comfort, altri difficoltà di svincolo, altri ancora mancanza di accettazione della fine della fase di onnipotenza infantile (in cui uno dice a sé stesso: “a me non succede”).
Si può chiamare in tanti e differenti modi, ma sono solo escamotage linguistici per dire che abbiamo paura di morire se dovessimo lanciarci e malauguratamente non dovessimo riuscire a volare abbastanza a lungo da poterci ritenere soddisfatti. Infatti una definizione che bene spiega cos’è l’ansia potrebbe essere che è la paura che già oggi provo per un guaio che potrebbe accadere nel futuro.
Ma a tutto questo si potrebbe obiettare che lanciandoci un giorno sicuramente moriremo ma rimanendo nel nido senza saltare mai, moriamo un po’ ogni giorno.
È la classica forchetta dicotomica tra:
- rischio con possibilità di perdita o guadagno e,
- sicurezza stagnante.
Molte persone, giovani e meno giovani, scelgono quest’ultima “semplicemente” perché non sentono di poter fare o non si danno il permesso di andare oltre e differentemente da chi li ha preceduti, i grandi della propria famiglia di origine. Se questi ultimi non hanno già percorso questi sentieri, volato in questi cieli, come faranno a fare da guida ai propri pargoli? Come potranno anche loro abbandonare quel ruolo di genitori onnipotenti che tutto sanno è tutto risolvono?
Nessuno può guidare l’altro lì dove non è mai stato.
Perciò capita che genitori e figli hanno difficoltà a rimodulare vicendevolmente la propria relazione, i primi passando da essere genitore di un figlio bambino a genitore di figlio adulto e viceversa i figli nonostante siano cresciuti mostrano difficoltà a vincere questa resistenza aderendo all’aspettativa dei genitori mostrandosi figli bambini piuttosto che adulti nonostante rimangano naturalmente figli.
Citando M.Bowen, è molto difficile che i figli possano arrivare a differenziarsi dalla famiglia di origine oltre il grado di differenziazione che questi ultimi hanno raggiunto.
Vuol dire andare controcorrente? Circa ma non proprio.
Vuol dire piuttosto riuscire a superare da soli le forze coesive del proprio contesto che tendono a mantenere stabile l’equilibrio fino a quel momento raggiunto.
Il permesso di compiere il salto evolutivo è qualcosa che non può essere dato da qualcun altro bensì è qualcosa che ognuno deve conquistarsi da solo.
La libertà non può essere un dono, la libertà è conquista.
Vuoi saperne di più?
Vuoi prenotare una consulenza o richiedere maggiori informazioni?
Comments