I MOI forniscono all'individuo schemi di comportamento proprio e di previsione del comportamento dell'altro che influenzano la percezione e l'atteggiamento dell'individuo rispetto all'ambiente esterno.
Secondo Bowlby (1969/1988) gli individui, nel corso dell’interazione col proprio ambiente, costruiscono dei MOI del mondo fisico e sociale che li circonda, delle figure di accudimento o, ancor più precisamente, modelli di sé-con-l’altro (Liotti, 2001), vale a dire dunque modelli delle relazioni vissute.
I MOI hanno la funzione di veicolare la percezione e l’interpretazione degli eventi, consentendogli di fare previsioni e crearsi aspettative sugli accadimenti della propria vita relazionale.
In pratica i MOI forniscono già al bambino, ma anche all'adulto, degli schemi di comportamento proprio e di previsione del comportamento dell'altro che influenzano la percezione e l'atteggiamento dell'individuo rispetto all'ambiente esterno.
In un'ottica circolare, dove io influenzo te e tu influenzi me e tutti influenzano tutti, porsi con atteggiamenti non funzionali all'adattamento ambientale diventa altresì penalizzante e a volte si può arrivare anche a sviluppare una condizione relazionale patologica.
I MOI, generandosi fin da piccoli sulla base del "legame di attaccamento" che ogni individuo sviluppa con la propria madre/caregiver, si riproporrà poi per il resto della vita nella relazione con l'altro e con l'ambiente.
Vuoi saperne di più?
Vuoi prenotare una consulenza o richiedere maggiori informazioni?
Commenti