Ogni fase del ciclo di vita ha una sfida evolutiva da superare.
Sono stati definiti, nel corso di molti studi psicologici (E. Erikson), diversi stadi di sviluppo del ciclo di vita in cui la persona transita lungo il corso della sua esistenza. Ad ognuno di questi stadi corrispondono delle crisi evolutive, a cui l’individuo va in contro ed a cui in qualche modo deve riuscire a trovare un adattamento funzionale per proseguire con la ricerca della propria identità.
E. Erikson suddivide l’intero arco di vita in 8 stadi, ognuno di essi caratterizzato da una sfida evolutiva che l’individuo deve superare:
• Prima infanzia, (0-1) caratterizzato dall’acquisizione del senso di fiducia vs sfiducia, che dipende dal soddisfacimento dei bisogni fondamentali (nutrimento, pulizia, contatto fisico..);
• Seconda infanzia, (1-3) caratterizzato dall’acquisizione di una maggiore indipendenza in termini di autocontrollo vs senso di vergogna sulla propria capacità di essere autonomo;
• Età del gioco, (3-5) caratterizzato dalla nascita del senso del sé come persona, tentando manovre di indipendenza vs senso di colpa causato da una coscienza eccessivamente severa;
• Età scolare, (6-11) caratterizzato dalla costruzione di una identità sessuale, etnica e professionale grazie alle virtù acquisite nelle fasi precedenti vs dispersione per mancanza di integrazione dei propri ruoli;
• Adolescenza, (12-20) caratterizzato da un sentimento di competenza e sviluppo di nuove capacità di apprendimento o da un senso di inferiorità per l’incapacità di padroneggiare i compiti;
• Prima età adulta, (20-40) caratterizzato dalla ricerca della vicinanza con persone affettivamente importanti vs evitamento ed isolamento sociale;
• Tarda età adulta, (40-65) caratterizzato dalla preoccupazione di creare e sostenere la generazione successiva vs interesse concentrato sul sé;
• Tarda maturità, (oltre 65) caratterizzato dall’accettazione della propria vita e dall’assenza di rimpianto vs una sensazione di disperazione per le mete non raggiunte nel corso dell’esistenza;
In ognuno di questi stadi l’individuo può avere successo o fallire nel compito evolutivo a cui è chiamato a rispondere.
Una risoluzione positiva della crisi assicurerà una buona evoluzione, in caso di difficoltà o persistenza del momento critico, inevitabilmente si costituirà un nuovo assetto che vedrà l’individuo coinvolto, protagonista o di un irrigidimento dei precedenti meccanismi adattativi o di una psicopatologia.
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